Tutto quello che avreste voluto sapere sulla ricciola (ma non avete mai osato chiedere)





di Fabio Tammaro 

Seriola Dumerili, per gli amici Ricciola. 

Il nome viene dal latino seria che significa barile. In effetti si tratta del più grande carangide del Mediterraneo, che può raggiungere i due metri di lunghezza, superando in alcuni esemplari i 100 kg di peso. Nonostante le sue imponenti dimensioni la ricciola viaggia ad una velocità di crociera di 50 km/h di media. Pazzesco ! 
Non per altro in Sicilia viene definita la Regina dei mari.

Le caratteristiche fisiche tipiche di questo meraviglioso pesce (per me tra i top 3 del Mediterraneo) sono:

- la tipica livrea argentea-azzurra che gli permette di mimetizzarsi perfettamente con le acque del mare

- le minuscole squame che ricoprono tutto il corpo

- la bocca ampia, come conviene a un predatore, con numerosi denti, piccoli e sottili, che si trovano ad ampie fasce sulle le mascelle e all’interno della bocca, persino sulla lingua

- la sua linea laterale (organo di recezione cutaneo presente in tutti i pesci da corsa di mezz'acqua) di colore oro

- la coda forcuta ad ampissimo raggio che le permette sia lunghe traversate che scatti velocissimi

- le due pinne dorsali, la prima corta e la seconda lunga

- la tipica barra bruna obliqua che attraversa l'occhio, rendendolo simile ad un pirata sfregiato.

La Ricciola appartiene alla specie pelagica (pesci che amano mari aperti), è un pesce molto vorace, ed essendo sempre in movimento ha bisogno di una notevole quantità di proteine.

Nei primi anni di vita e fino alla maturità sessuale (verso gli 80-130 cm, quando pesano quasi 10 kg) cresce circa 2 kg l' anno (crescita che rallenta progressivamente fino ad 1 kg/anno superata l' età adolescenziale: generalmente dopo i 5/7 anni). Grazie a queste conoscenze riusciamo a calcolare approssimativamente l’età degli esemplari che lavoriamo.

La Ricciola è molto più confidente in fase giovanile, mentre diventa più scaltra e attenta man mano che cresce. Gli esemplari più giovani, nella cui livrea sono evidenti sfumature gialle, tendono ad aggregarsi in branchi; gli esemplari più vecchi sono generalmente solitari. Si registrano anche casi di monogamia in alcune coppie. L'avvicinamento alla costa avviene in primavera e estate, periodo della riproduzione; dopo questi periodi preferisce le acque più profonde per ripararsi dal freddo. 
Chiedete ad un pescatore sportivo, un qualsiasi pescatore sportivo, cosa vuol dire imbattersi in un duello con la la regina dei mari. 
La forza e la combattività sono le caratteristiche principali di questo meraviglioso pesce. Un pesce di una nobiltà assoluta, in grado di assumere diverse consistenze e diversi sapori in base al trattamento termico che gli viene riservato.

Esige un rispetto maniacale, una cura pazzesca e soprattutto una gratitudine immensa.






Fabio Tammaro
Chef del Ristorante Officina dei Sapori - Verona





Nessun commento:

Posta un commento

Vino e Innovazione Tecnologica

La tecnologia non tiene lontano l'uomo dai grandi problemi della natura, ma lo costringe a studiarli più approfonditamente. (A. de Saint...