Mamoiada, sulla vetta del mondo la vigna, il cielo e l'oro hanno lo stesso valore





A Mamoiada, più di ogni altro luogo, i paesaggi e gli uomini che li abitano si somigliano. Come in una voragine temporale ci si arriva da lontano attraversando secoli di storia. Questa terra ancestrale, propria di diritto, è posseduta da un dio rivoluzionario che nutre l’anima di contadini e poeti di silenzi e di luce.  



Wine Tasting 

Questa interessante degustazione digitale è stata organizzata dall'associazione Mamojà che conta 70 soci viticoltori e ha sede a Mamoiada in Sardegna, uno dei luoghi più magici e singolari d’Italia. 
Il territorio di Mamoiada è senza dubbio oggi una delle nuove frontiere e sfide del vino italiano, dove le condizioni pedoclimatiche per la coltivazione della vite sono perfette. Altitudine, terreno, clima, sistema di allevamento, vigneti secolari e paesaggio sono la base per una produzione di altissimo pregio e qualità tanto da poter richiedere la menzione legislativa di una propria sottozona o (a mio parere) la prestigiosa docg al pari del più famoso Vermentino di Gallura. 



I miei assaggi 


Bruncu Boeli Rosso Cannonau 2019 
Il legame con la terra e la passione per il duro lavoro danno vita a Bruncu Boeli. Allevato appena fuori dal centro di Mamoiada e prodotto da un vigneto ereditato dal padre è il primo vino imbottigliato da Osvaldo Soddu. 
Rubino pieno, intenso e trasparente. La frutta è surmatura quasi in conserva, sottile la vaniglia. Cipria, mandorla fresca, note mentolate e carruba. In questo campione di botte al gusto ritorna dominante la frutta rossa in confettura e la carruba tanto da sembrare volutamente prodotto in stile ossidativo. Si completa con una decisa freschezza. Chiude morbido e amaricante. 
L’ulteriore sosta in botti di castagno e in seguito l’affinamento in bottiglia regalerà il giusto equilibrio che il vino merita. 


Cantina Merzeoro: Rosso Cannonau di Sardegna 2019 
Melchiorre Paddeu vive a Mamoiada tra rocce e natura. Il progetto della realizzazione di un agriturismo ha contribuito a saldare il legame con la sua terra permettendogli di completare l’attività con il lavoro di vignaiolo su terreni ereditati dalla famiglia. 
Il suo rosso cannonau 2019, che sarà in commercio tra pochi mesi, ha un rubino seducente, luminoso e vivace. L’amarena e la frutta surmatura sono immediate. A seguire, anche se leggera, la dolce carruba potrebbe distogliere l’attenzione dalle aromatiche erbe mediterranee tra cui spicca prima di tutto il rosmarino poi il mirto e alloro. Al gusto fresco e leggermente sapido segue un tannino presente ma ben adattato. La sua morbidezza alcolica ne fa un vino in via di equilibrio e territoriale. 
Aspettando l’imbottigliamento finale suggerirei una particolare attenzione alla qualità del tappo di sughero.  


S'ena manna: Cannonau di Sardegna Doc Rosato 2019 
Raccolta manuale, fermentazioni spontanee, vinificazione secondo tradizione da tre generazioni. Giovanni Ladu è il giovane viticoltore che "cresce con le proprie viti". Il suo rosato è il frutto del lavoro e dello studio dei padri dei padri tra i filari delle sue vigne. 
Luminosa è nel calice l’insolita nuance tra fiore di pesco e sfumature ramate. Il vino rotea compatto e mi intriga. Riconosco immediata la fragranza di un cesto di frutta estiva appena raccolta e delle fragole. La sosta nel bicchiere e un grado in più regala una fresca nota erbacea e più in là un tocco di cipria. Gusto immensamente sapido, pieno e morbido mentre l’escursione termica tra giorno e notte crea armonia tra la forza e l'eleganza di questo rosato. Sento il vento tra i filari e profumo di mirto. Le isole sono magiche. 


Cantina Gaia: Rosso Cannonau Riserva 2017 
La riserva di cannonau 2017 di Piergiorgio Gaia è allevata ad alberello ad una altezza di 650 m slm. La vigna ha 70 anni e li dimostra tutti orgogliosamente: il suo rosso cannonau è limpido e trasparente, la sua amarena sotto spirito e i leggeri sentori di china e di erbe officinali lasciano spazio al cioccolato alla menta, tabacco dolce e leggere spezie vanigliate. Al gusto il ritorno fruttato incontra il tannino presente e deciso equilibrato dai suoi 15.5 gradi alcolici. Il sorso lungo e fresco chiude elegante e territoriale questa singolare riserva. 


Montisci – Vitzizzai: Istimau rosso 2019 Cannonau di Sardegna
Sostenibiltà e amore per il territorio sono i must di questa famiglia del vino. Raccolta manuale e fermentazioni spontanee seguono la produzione di questo rosso cannonau base.
Porpora vivace luminosa e trasparente, quasi un chiaretto, ventaglio di resina, frutta rossa, erbe mediterranee, nota vegetale e sottofondo boisè. Al gusto vino-fragola, leggero petillant, tannino deciso ma mitigato dalla morbidezza zuccherina e alcolica. La sua acidità è spinta e il suo finale amaricante. 
Un vino da affinare e con un futuro a sorpresa.


Vike Vike: Rosso Cannonau di Sardegna 2019 
Di padre in figlio 
Crescere tra i filari di una vigna, imparare a riconoscere la terra dei padri strofinata tra le mani, respirare la montagna e camminare il mondo prima di tornare a casa. È questo che il giovane vignaiolo Simone Sedilesu ha deciso per sé e per il suo futuro: coltivare la terra di Mamoiada e fare vino secondo tradizione. 
Rosso rubino trasparente vestito di viole. Immediata sale la ciliegia sotto spirito seguita dalle erbe mediterranee e officinali. Apre adagio alle spezie leggere e al rabarbaro mentre il pepe si stende deciso tra gli aromi. Al gusto fresco e alcolico succede un tannino esuberante e scontroso. Chiude tra pepe nero e note fruttate. L’ulteriore tempo di affinamento in bottiglia è sicuramente decisivo per l’equilibrio e l’armonia di questo rosso cannonau. 


Andrea Cosseddu: Rosso Cannonau 2019 
Una promessa vestita di rosso 
Spillato da una botte di rovere di 500 lt, la giovane promessa di Andrea Cosseddu si veste di rosso rubino trasparente. Le sfumature violacee svelano il tempo della vendemmia appena passata. Già a bicchiere fermo la ciliegia e la frutta rossa aprono a note aromatiche nette ed eleganti. Il legno misurato cede leggera la vaniglia incipriata e le erbe mediterranee lasciano il passo al delicato balsamico. Al gusto decisa è la sapidità rocciosa, delicato il ritorno di frutta rossa mentre il tannino levigato si distende in una nota finale amaricante. 
Il futuro di questo vino è per Andrea una singolare scommessa sul territorio. 


Cantina Francesco Cadinu: Mattio Bianco 2019 
La granatza che illumina di oro il calice è figlia di vecchi alberelli dalla resa bassissima tutti provenienti da selezionate parcelle di antichi vigneti di proprietà della famiglia Cadinu.
Allevati a 700 metri slm i grappoli del Mattìo regalano eleganza e finezza svelando sottovoce la delicata marmellata di mandarino e bergamotto. Nuvole di cipria intrecciano note mentolate di euclipto e di erbe mediterranee mentre al gusto fresco e lunghissimo chiude un fine aroma di distillato di cognac. 
Se al Mattìo manca ancora l’affinamento in bottiglia quale sarà il futuro di questo “campione” di botte? 
Temperatura di servizio: non meno di 10 - 12 °C 


Perdas Longas: Rosso Cannonau di Sardegna 2019 
Francesco Cadinu alleva ad alberello una vigna di 70 anni posta a 700 m slm. La resa bassissima, la vendemmia ad ottobre e la sosta di 14 mesi in legni di castagno gli permette di produrre un vino robusto di un rubino intenso e cristallino. Appena nel bicchiere gli aromi faticano a salire ma l’attesa è una sorpresa. Frutta rossa e pot pourri seguiti da spezie, pepe bianco e chiodi di garofano. Fondo persistente di cuoio e cioccolato al latte. Gusto zuccherino, morbido e alcolico. Ritorna la frutta e un agrume di arancia sanguinella. Chiude lungo un tannino deciso ma ben integrato.






Chi non è mai stato in Sardegna e a Mamoiada può solo immaginare di camminare luoghi incantati e surreali e ricordare che le migliori sorprese si nascondono nei piccoli angoli di mondo come questa grandiosa meraviglia di paradiso in terra. 



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