Vino, abbinamenti e sentimenti

 


 
di Daniel Barbagallo


Sono da sempre restio agli abbinamenti cibo-vino, non so che farci mi annoiano mortalmente, anche perché ho più voglia di bere che di mangiare e quando bevo, le preparazioni complesse mi impediscono di concentrare l’attenzione sul vino.
Mi piace stappare grandi bottiglie ed accompagnarle a grissini, a volte ad affettati ma per me l’abbinamento fondamentale è con le persone e con le occasioni, in pratica mi sento una sorta di sommelier degli stati d’animo. 
Ogni momento ha per me un vino perfetto che accompagna e lo esalta fino a renderlo speciale. 

Lo Champagne ad esempio è il vino giusto per un appuntamento. Va giù che è un piacere mette allegria e prepara il terreno per un piacevole dopocena. Ebbene sì signori, lo champagne è il vino perfetto per fare l’amore o per quelle serate in cui io non ho voglia di pensare a niente, perché lo bevo anche ghiacciato con buona pace dei puristi (e hanno ragione) che consigliano le alte temperature per esaltarne le peculiarità. 

Il Nebbiolo con il suo carattere caldo, forte ed avvolgente è il vino che più di tutti mi ricorda l’amicizia, tanto è vero che il mio cane, un amico esclusivo, l’ho chiamato Barolo. Per le sere in compagnia stappo un vino di langa perché sa esaltare il tempo trascorso insieme ad un amico come nessun altro. Il nebbiolo è per me un fedele compagno di vita. 

Il Bourgogne è il vino per eccellenza per conoscere qualcuno, di tutti i vitigni il Pinot Noir è quello che mi rappresenta di più. Il calice mi regala un senso di libertà rendendo tutto più facile sia l’ascolto che il racconto e le sue infinite sfumature sono un biglietto perfetto per le persone che si stanno conoscendo così come le sue infinite evoluzioni che offrono spunti, paragoni e (perché no) sogni. 

Il Lambrusco che è e rimarrà sempre il mio vino del cuore è quello assoluto per fare festa, ideale per un pomeriggio in fuga da tutto o per una cena con gli amici condita da risate a crepapelle. È un vino che non manca mai, mi ricorda chi sono e che le cose semplici sono le più belle e le più difficili da fare. Le sue bollicine e i suoi profumi mi danno leggerezza e buon umore. Non potrei mai vivere senza questo vino. “Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore.” diceva un tale Calvino 

Il Bordeaux è il vino perfetto per pensare il futuro e per analizzare il presente, il suo lento incedere e le pause di cui necessita il accompagnano perfettamente i progetti che mai realizzerò e mentre aspetto che si evolva nel bicchiere mi perdo in mille ragionamenti e scambi di idee. Le cose davvero belle non hanno bisogno di fretta. E’ un vino perfetto per trasformare una sera in notte. 

Il Sangiovese è il vino che culla le mie malinconie e con cui mi piace inseguire sia i ricordi che le persone e i momenti che non verranno più ma che meritano ogni tanto di riaffiorare alla memoria. Un vino commovente: le sfumature rugginose che raggiunge con la maturità mi ricordano come ero un tempo e come sono diventato (più dolce in gioventù) e ma ora più compiuto. 


Mentre scrivo questi pensieri sto bevendo un Porto vino che non bevo quasi mai ma noto che con la scrittura si abbina davvero bene.





credits: foto web 



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