Sassicaia 2019, nessuna storia è mai perfetta

 


di Daniel Bargagallo

Mirtillo bruciato ed eucalipto è il saluto di Sassicaia 2019, altro esemplare che va nella direzione di un mercato vorace che non vuol far cantina. 
Ricchezza e maturità un po’ esasperate amplificate da una punta di alcol che fa perdere precisone al naso. Voglio bene a questo vino, ne ho amato follemente parecchie versioni ma ho amato follemente anche alcune donne con le quali oggi oltre all’affetto non avrei più nulla da spartire, semplicemente si cambia e non sempre ci si ritrova sulla stessa strada. 
Le profondità degli anni 80, la timidezza che amavo degli anni 90 e il dinamismo dei primi duemila non ci sono, ora c’è “Materia su Materia” accompagnata sempre da una gestione magistrale dei legni ed una grande precisione gustativa. Erbe aromatiche, ciliegia e macchia, poi cacao amaro. 
In bocca esprime il suo carattere con precisione, ha pressione ma si perde un po’ in allungo. 
Vino per il quale occorre un doppio giudizio, credo che sia il Sassicaia perfetto per il pubblico a cui oggi si rivolge, bevuta veloce, selfie e sotto un’altra boccia, vino più buono che intrigante. 
A quelli come me che hanno vissuto e bevuto annate più tormentate rimane solo tanto affetto e niente più. 

"È stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati"  (cit. Faber)



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