Mokambo, il santuario del gelato è a Ruvo di Puglia




di Antonio Tomacelli 

Il santuario è minuscolo, non più di 20 metri quadri nel centro storico di Ruvo di Puglia. 
All'interno, otto carapine per otto gusti, una mola di pietra che gira impastando nocciole, una vetrinetta.

Sul tavolino le fave di cacao sono divise per provenienza e profumi. Al posto dell'incenso, nell'aria, gli officianti spandono vaniglia e zafferano giallo come il sole.
Le ricette sono semplici e antiche, l'assaggio è straniante, come fosse il primo della tua vita.

La stretta liturgia prevede un sapore alla volta, nella coppa, per non confondere il palato e rovinare quella piccola devozione al gusto di fave di cacao sminuzzate.


Si assaggia il resto con cucchiaini d'argento, ché l'officiante è di stretta osservanza e ci tiene alla forma.
Si esce nella notte leggeri e consapevoli di aver assistito a un piccolo miracolo che ci ha convertito alla religione della Gelateria Mokambo.

Ci sentiamo felici e redenti.

"Questa è la nostalgia del Mocambo,
per chi non lo sa,
un ritmo sconfinato di rumba
che se ne va per la città...per la città..."




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