Rilevante quest’anno è stata la presenza degli ospiti stranieri e dei numerosi buyers. La loro attenzione è stata finalizzata senza dubbio alla qualità del vino da acquistare più che alla quantità e al suo prezzo.
La tendenza del mercato mondiale, è ormai un dato oggettivo, è rivolta al mondo del vino biologico e biodinamico. È di moda il modo di produrre vino. Quello che conta oggi è senza dubbio la modalità della produzione concentrata sulla ecosostenibilità, protezione e difesa del pianeta con attenzione particolare alla tendenza consolidata della sana e buona alimentazione e con la consapevolezza e riconoscimento che è la natura da sempre colei che decide per noi e non l’uomo per lei.
Alla luce di questo orientamento per il Vinitaly che verrà mi auspico che il settore dedicato al vino "naturale" abbia una accoglienza meno spartana, più comoda e “sostenibile” soprattutto per coloro che vogliono con impegno e concentrazione assaggiare o degustare vini che hanno bisogno di una analisi sensoriale più attenta ed esclusiva.
Così come oggi è strutturato e pianificato, lo spazio dedicato a questo comparto non rende merito al vino che rappresenta: troppo scomodo e poco vivibile.
Per questo motivo sottolineo che il “pollaio superintensivo” destinato agli assaggi e alle visite è decisamente da migliorare se non da rivedere totalmente.
Mi aspetto per il 2018 : stand adeguati a misura d’uomo e non similgabbie per volatili, sedie comode e non trespoli di fortuna vacillanti, tavoli da esposizione più ampi e non piani di appoggio inesistenti e infine visibilità più ampia.
Con la speranza di ritrovare un vivit vivibile per tutti, aspetteremo le nuove annate, le nuove tendenze, novità e progressi per il vinitaly che verrà, 2018.
#vivitvivibile #vivitsostenibile
Nessun commento:
Posta un commento