Rilassatevi, i vini per l'estate li scegliamo noi






di Antonio Tomacelli 

Quanti di voi si sono fatti cogliere impreparati dall’arrivo improvviso dell’estate? Io sono alle prese con il cambio del guardaroba più violento degli ultimi anni ma quelli che, come noi, amano il vino, hanno una complicazione in più: il cambio dei vini da bere in estate.

E dunque via maglioni di lana e brunelli, in soffitta baroli e cappotti e tiriamo fuori vini bianchi, rosé e bollicine per la nostra estate sulla spiaggia, magari con qualche bel piatto di mare.

Inizio da una bollicina classica come non mai, il Col Fondo Ca’ dei Zago Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene docg, che fai prima a finire la bottiglia che a leggere tutta la denomizione. Ca’ dei Zago è un vero toccasana su di un bel plateau royal di frutti di mare e carpacci di pesce.

Finito l’antipasto, o se non vi piace il crudo di mare, consiglio il ticket Caprese/Rosé, magari da nero di Troia come il Pontelama di Ognissole, un Castel del Monte Rosato Dop fatto in anfora. Servito bello fresco funziona meglio di condizionatore sparato a mille.

Pizza? Qualcuno ha detto pizza? Ce l’ho: Otto Uve Gragnano Dop di Martusciello, un bel rosso frizzante da bere freddo e senza canottiera. Provatelo su di una quattro formaggi o sulla Napoletana con tante acciughe e mi ringrazierete.

Se invece siete più tipi da spaghetto allo scoglio, dove per spaghetto si intende UNO spaghetto e due chili tra cozze e vongole, il vino che fa per voi è l’Arenara, il Fiano di Cianciulli proveniente dalla vigna più alta d’Italia (circa 900 m slm). Un mostro di freschezza e frutto ideale sui piatti sapidi di mare.

Chiudo con un’altra bollicina ancestrale da abbinare magari ad un ragout di polpo tirato per bene: Chakra Blu di Giovanni Aiello - Enologo per Amore. Anche questa bottiglia è una meraviglia di freschezza dalla beva pericolosa. Verdeca 100% e Puglia al mille per mille.

Per ora è tutto, torno a cercare i sandali nell’armadio.





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